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Brasile: finito l’allarme gelate, torna l’allarme siccità. L’andamento meteo nella cintura del caffè del primo produttore mondiale continua a influenzare pesantemente i mercati contribuendo alla forte volatilità. La prospettiva di un nuovo periodo di tempo secco nelle aree degli arabica ha fatto scattare giovedì scorso le ricoperture dei fondi portando una forte ripresa delle quotazioni alla borsa di New York.

Il contratto per scadenza luglio dell’Ice Arabica ha chiuso in ripresa di 955 punti, a 226,60 centesimi. L’abbrivio è proseguito nella seduta di venerdì e la settimana si è conclusa a 229,45 centesimi, massimo dell’ultimo mese e mezzo.

Il mercato newyorchese è rimasto chiuso ieri, lunedì 30 maggio, poiché ricorreva negli Usa la festività del Memorial Day.

L’Ice Robusta chiude la prima seduta della settimana in lieve ripresa (+8 dollari), a 2.105 dollari, poco al di sotto del picco di 2.107 dollari raggiunto giovedì.

Si è trattato, anche in questo caso, del massimo del contratto dalla seconda decade del mese scorso.

A sostenere i prezzi di entrambe le borse è stata anche la forza del real brasiliano, che ha raggiunto venerdì i massimi delle ultime 5 settimane sul dollaro.

Un nuovo report di Rabobank stima intanto la produzione mondiale 2021/22 in 161,7 milioni di sacchi.