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La pausa caffè potrebbe pesare sulle buste paga degli spagnoli. Fa discutere la sentenza del tribunale che ha rigettato il ricorso presentato dal sindacato Comisiones Obreras contro il sistema di registro orario della compagnia Galp-Energia, che impone ai propri dipendenti di badgeare l’uscita e l’entrata ad ogni pausa.

Il colmo è che questa società ha usato una legge, approvata a maggio, per tutelare i lavoratori che impone alle imprese il registro quotidiano dell’orario di lavoro per essere sicuri di calcolare anche gli straordinari.

“Queste pause saranno considerate davvero come orario di lavoro? – si chiede Ana Eroreca, presidente del sindacato degli ispettori del lavoro – Beh, dipende dalla contrattazione collettiva, dall’accordo o dal contratto”.
Il sindacato Comisiones Obreras non si arrende e annuncia il ricorso al Tribunale supremo.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi