Oltre a essere un’esperienza di gusto, per i giovani e i giovani adulti tra i 18 e i 34 anni il caffè è sinonimo di condivisione sociale e amicale, un rito caratterizzato da valori importanti come la consapevolezza di dare un sostegno all’economia degli esercenti ma è anche tradizione e apertura alle contaminazioni di gusto.

E’ quanto emerge dalla seconda edizione dell’indagine “Gli italiani e il caffè”, condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio Promozione Caffè, che ha evidenziato come la bevanda simbolo del lifestyle tricolore sia amata anche dalle giovani generazioni, con approcci differenti non solo da quelli dei propri genitori e nonni, ma anche tra gli stessi under e over 25.

La ricerca, che ha coinvolto un campione di circa 1.000 partecipanti maggiorenni under 65, evidenzia come i 25-34enni bevano più caffè dei 18-24enni, tuttavia, per entrambi “il caffè è una piacevole consuetudine da condividere con altre persone, soprattutto per i più giovani e per ritrovare energia e carica, specialmente per i “fratelli maggiori”.

 

Il caffè si gusta soprattutto a casa (più di 4 caffè su 10 consumati), preparato più spesso con la moka e le capsule per quasi la metà degli under 34.

Per il futuro, anche se un terzo dei 18-24enni utilizzerà di più la celebre caffettiera, in coerenza con il trend vintage che affascina la generazione, la quota di 25-34enni- informano gli analisti- sarà più orientata verso il caffè in capsule, apprezzato non solo per il gusto ma anche per il rapporto qualità/prezzo. Oltre uno su tre degli under 34 ritiene che berrà più caffè in futuro. Infine le nuove generazioni dimostrano più apertura mentale verso le contaminazioni, i più giovani apprezzano particolarmente le preparazioni come il caffè turco e quello americano, mentre i fratelli maggiori si dividono tra innovazione e consumi di nicchia.