Monolite, la macchina concept di Rhea disegnata da Davide Livermore – artista lirico, l’unico ad aver inaugurato per quattro anni consecutivi la stagione del Teatro alla Scala di Milano – e Simona Ghizzoni – fotografa attivista per le donne e l’ambiente -, ha ricevuto il premio Good Design Award 2022, prestigioso premio internazionale nato nel 1950 per iniziativa di Eero Saarinen, Charles e Ray Eames ed organizzato dal “Museum of Architecture and Design and The European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies”.

Selezionata tra oltre 900 progetti di design e grafica candidati da 47 paesi, Monolite è stata inserita nella categoria Retail Fittings, come esempio di good design per il settore dell’hospitality, riconoscendone il valore estetico e funzionale che riflette i principi di innovazione, sostenibilità, cultura d’impresa e creatività che contraddistinguono la storia dell’azienda.

Monolite, rivestita da vetri retroilluminati che esaltano le fotografie di Simona Ghizzoni scattate nella riserva naturale del Tevere-Farfa, grazie alla realtà aumentata, permette al consumatore di animare un pavone ritratto in foto, mentre gusta un caffè o beve un bicchiere d’acqua, partecipando all’esperienza e alle emozioni di quell’attimo che la fotografa ha catturato nello scatto. Un viaggio visivo e multisensoriale che da fisico diventa digitale, rendendo interattiva l’esperienza dell’utente, consentendogli di viaggiare nella natura.

Con Monolite Rhea ha voluto comunicare attraverso il design il proprio impegno per la sostenibilità, valore che da sempre caratterizza l’azienda. Ma non è solo attenzione al pianeta.

Monolite infatti valorizza la pausa caffè come un momento che migliora la vita degli individui come esperienza di gusto, e per la capacità di intrattenere l’utente in un percorso multisensoriale, di socialità e condivisione.
“L’innovazione è una pietra miliare della nostra attività e continuiamo a sperimentare modi per migliorare il design e la funzionalità delle nostre soluzioni di distribuzione automatica”, ha dichiarato Andrea Pozzolini ceo di Rhea “Il Good Design Award rafforza e contribuisce a dimostrare il nostro impegno nel creare prodotti di design che oltre a erogare un servizio, diventano oggetto di comunicazione”.

Davide Livermore, convinto sostenitore del teatro pubblico e della funzione di promozione sociale della cultura, ha ricoperto tutti i ruoli nell’ambito del “mestiere teatrale”: oltre che regista e cantante è attore, insegnante, coreografo, scenografo, costumista, direttore luci. Nella sua carriera ha lavorato con i più importanti teatri di tutto il mondo ed è l’unico regista ad aver inaugurato per quattro anni consecutivi la stagione del Teatro Scala di Milano. Allievo e grande amico di Carlo Doglioni Majer, Davide Livermore ha un forte legame affettivo con Rhea in cui ritrova, a livello di impresa, la stessa passione e l’impegno a “performare” tipici della compagnia di teatro. E’ attualmente Direttore Artistico del Teatro Nazionale di Genova.

Simona Ghizzoni, esponente della fotografia contemporanea, i suoi lavori sono radicati nel vissuto personale che Simona Ghizzoni rielabora e interpreta attraverso la fotografia e il video. Conosciuta per il suo premiato lavoro autobiografico, Odd Days, e per la serie di autoritratti Aftermath-Rayuela, da oltre dieci anni Simona Ghizzoni lavora a progetti che indagano la relazione col mondo di oggi, con un interesse particolare al tema della condizione femminile e all’ambiente. Fotografare implica il desiderio di ascoltare e di condividere la conoscenza; una propensione al dialogo che ha creato una reciproca e immediata scintilla tra Simona e Rhea.

Design Award 2022, uno dei premi di design più prestigiosi e riconosciuti al mondo. Fondato a Chicago nel 1950 dagli architetti Eero Saarinen, Charles e Ray Eames, Edgar Kaufmann Jr, il premio viene conferito ai prodotti maggiormente innovativi dell’anno in termini di forma, materiali, costruzione, concept, funzione, utilità, sostenibilità ed estetica. Giunto alla 72esima edizione, è organizzato ogni anno dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design, in collaborazione con il Centro Europeo per l’Architettura, l’Arte, il Design e gli Studi Urbani e con il Metropolitan Arts Press.