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In tutta Italia il caffè è un bene di prima necessità. Ma a Napoli è qualcosa di più. Un rituale necessario, un culto, un fondamentale elemento socio-culturale arricchito da leggende e tradizioni (si pensi al caffè sospeso). La Giunta regionale della Campania, proprio in questo luglio 2020, ha persino trasmesso alla Commissione italiana per l’Unesco il dossier di candidatura La cultura del caffè espresso napoletano, firmato dal presidente Vincenzo De Luca, per avviare la procedura di iscrizione dell’oro nero nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco. Ma in questa sede vogliamo trattate di altro, ovvero di una sfida che si preannuncia appassionante: quella finalizzata a eleggere la migliore tazzulella di Napoli.

 

Napoli Coffee Challenge è un progetto di Mauro Illiano, founder di Napoli Coffee Experience, e Renato Rocco, direttore de La Buona Tavola Magazine. L’obiettivo principale coincide, naturalmente, con la volontà di valorizzare una delle eccellenze del capoluogo partenopeo. Ma c’è di più. Patrocinata dal Comune di Napoli, dalla Camera di Commercio, dall’Aicast, da Fipe-Confcommercio e Confesercenti, l’iniziativa rappresenta anche un contributo concreto alla ripartenza economica della città, che come tutte le altre è stata negativamente segnata dal lungo lockdown e dall’emergenza Coronavirus. Inoltre ha un valore simbolico: il caffè è socializzazione, la socializzazione è l’esatto contrario di ciò che ha caratterizzato la primavera del 2020.
Il comune di Napoli è diviso in 10 municipi. Ciascuno di essi è rappresentato da 4 bar. I partecipanti alla prima edizione del Napoli Coffee Challenge, quindi, sono 40. Un panel di esperti sta già effettuando degustazioni tecniche e valutando le caratteristiche organolettiche del caffè tramite uno strumento innovativo, cioè una scheda di assaggio redatta da caffesperti di fama internazionale e basata sul cosiddetto flavore, cioè la sintesi che evoca e riunisce tutte le sensazioni provate contemporaneamente durante l’assaggio. Insomma, è una sorta di studio scientifico, “un’opportunità epocale – ha commentato Mauro Illiano – perché per la prima volta si inizia a parlare di qualità del caffè e si cerca di sensibilizzare i consumatori verso la percezione sensoriale che possono ritrovare nella tazzina”.

 

Gli esperti selezionati per il Napoli Coffee Challenge continueranno a fare le loro visite fino al 26 luglio. Sono a sorpresa, di conseguenza i concorrenti non hanno modo di prepararsi e devono essere sempre pronti. Nella settimana dal 27 al 31 luglio si terrà la cerimonia di premiazione presso Palazzo San Giacomo, sede del Comune, e i primi tre classificati al Napoli Coffee Challenge riceveranno come riconoscimento una targa celebrativa dell’evento. Ci saranno, inoltre, le menzioni d’onore per Il Locale più Bello e per Il Miglior Servizio.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi