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Il consumo limitato del caffè nel corso della gravidanza non porterebbe ad un aumento di rischio di aborto spontaneo, di natimortalità o di parto prematuro secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Institute for Molecular Bioscience dell’Università del Queensland. Lo studio è stato pubblicato sull’International Journal of Epidemiology.

Gunn-Helen Moen, una delle ricercatrici impegnate nello studio, spiega che lo scopo della ricerca era scoprire se il caffè da solo (quindi escludendo altri fattori di rischio) può davvero aumentare il rischio di alcuni esiti avversi concernenti la gravidanza.
Daniel Hwang, altro ricercatore dell’università australiana impegnato nello studio, spiega che ci sono diverse varianti genetiche che possono influenzare la quantità di caffè che beviamo. Il ricercatore spiega di risultati dello studio suggeriscono che le suddette varianti genetiche valgono anche per le donne in gravidanza.

Tramite un metodo di randomizzazione mendeliana, i ricercatori si sono concentrati su otto varianti genetiche, un metodo utile in quanto, come spiega Hwang, non è possibile condurre un esperimento chiedendo alle donne di bere determinate quantità di caffè nel corso della gravidanza.
L’analisi genetica suggeriva che non c’erano aumenti di rischio di aborti spontanei, di parti con il bambino nato morto oppure di parti prematuri per quelle donne che bevevano usualmente il caffè nel corso della gravidanza. Secondo Hwang lo studio mostra che le donne possono “ancora godersi il caffè senza preoccuparsi di aumentare il rischio di questi esiti della gravidanza”.

I ricercatori spiegano, però, che sono stati presi in considerazione solo determinati esiti avversi che possono accadere durante la gravidanza o il parto. È ancora possibile, al di là dei risultati di questo studio, che il consumo della caffeina possa avere delle influenze su altri aspetti dello sviluppo fetale. Proprio per questo, spiega Moen, ancora non è consigliabile un consumo elevato di caffè nel corso della gravidanza. È ancora consigliabile, invece, un consumo basso o moderato.