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Un nuovo rapporto condotto dall’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic) e recensito dal professor Kjeld Hermansen, dipartimento di medicina clinica dell’Università di Aarhus in Danimarca, valuta le ultime ricerche sul potenziale ruolo del consumo di caffè nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.

Le malattie all’apparato circolatorio sono la principale causa di morte in Europa, con oltre 11 milioni di nuovi casi diagnosticati ogni anno. Una cattiva alimentazione, la mancanza di attività fisica, il fumo e l’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue sono tutti fattori di rischio per l’insorgere di problemi al cuore. Anche altre problematiche come l’obesità e il diabete di tipo 2 sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni.

Questo rapporto in particolare indaga il crescente corpo di letteratura che esplora l’effetto del consumo di caffè sul cuore e come un piacere quotidiano può potenzialmente svolgere un ruolo nella riduzione del rischio di malattie al cuore.

I risultati rivelano alcuni significativi benefici per la salute e un potenziale effetto protettivo del caffè sul rischio di problemi al problema circolatorio, con i maggiori benefici osservati con il consumo di 3 tazze al giorno.

 

 

Una grande riduzione del rischio relativo di mortalità per tutte le cause grazie al consumo di 3 tazze al giorno di caffè. In particolare, è stata osservata anche una diminuzione del rischio di incidenza di ictus.
Un significativo effetto protettivo del consumo di caffè sull’ipertensione e sul rischio di fibrillazione atriale, a partire da 3 tazzine al giorno.
Una significativa riduzione dell’incidenza di eventi cerebrovascolari, insufficienza cardiaca e aritmie negli uomini.
Gli aggiornamenti clinici chiave delle società professionali includono:
Linee guida 2021 riviste sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari nella pratica clinica dalla European Society of Cardiology (ESC), in cui viene incluso per la prima volta il consumo del caffè, affermando che “un consumo moderato di caffè (3-4 tazze al giorno) probabilmente non è dannoso, forse anche moderatamente vantaggioso”.
Dichiarazione rivista del 2022 della European Society of Hypertension (ESH) sui nutraceutici e la pressione sanguigna, affermando che le bevande ricche di antiossidanti (come caffè e tè) potrebbero essere considerate scelte potenzialmente utili per sostenere una pressione sanguigna sana.
Il professor Kjeld Hermansen afferma: “Bere quantità moderate di caffè non solo è associato a un minor rischio di malattie cardiache, ma anche ad una vita più lunga. Queste tendenze sono valide per le persone con e senza malattie cardiovascolari. I chicchi di caffè hanno oltre 100 composti biologicamente attivi.”

Hemansen conclude: “Queste sostanze possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo, l’infiammazione e migliorare la sensibilità all’insulina e il metabolismo. Gli esatti meccanismi di azione in relazione alle malattie cardiovascolari non sono, tuttavia, ancora chiariti”.