I dazi statunitensi su un’ampia gamma di prodotti brasiliani sono ufficialmente entrati in vigore ieri in seguito alla decisione del presidente Donald Trump di quintuplicarli, dal 10% al 50%, nell’ambito di una campagna di pressione politica riguardo al processo contro l’ex presidente di destra, Jair Bolsonaro, rinviato a giudizio per presunto tentativo di golpe e attualmente agli arresti domiciliari su ordine del giudice della Corte suprema, Alexandre de Moraes, a sua volta colpito da sanzioni Usa.
La misura, annunciata tramite un ordine esecutivo la scorsa settimana, riguarda circa il 36% delle esportazioni brasiliane verso gli Stati Uniti, secondo i dati preliminari citati dal vicepresidente brasiliano Geraldo Alckmin.
Tra i prodotti interessati dai nuovi dazi figurano beni strategici come caffè, carne e zucchero.