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L’accelerazione del carrello della spesa di luglio al 3,2% equivale a una maggior spesa pari 376 euro su base annua per una coppia con 2 figli, 261 per una famiglia media. Lo rileva l’Unione nazionale consumatori commentando i dati Istat sull’inflazione a +1,7% su anno. In testa alla top ten dei rialzi mensili i pacchetti vacanza nazionali con +16,1% in un solo mese.

Ben 6 voci su 10 della classifica dei rincari congiunturali sono legate alle ferie. Medaglia d’argento i villaggi vacanze, campeggi, ostelli con un incremento del 15,7% su giugno 2025; a seguire i Voli intercontinentali con +14,3%. Al quarto posto i servizi di rilegatura testi e e-book con +10,3%, seguiti dagli stabilimenti balneari che, nonostante abbiano appena pianto miseria, in realtà, nonostante il calo dichiarato degli afflussi, se ne sono approfittati lo stesso per aumentare i prezzi del 7,3% sul mese precedente. Seguono voli europei (+4,3%), al settimo posto spese bancarie e finanziarie ed energia elettrica del mercato libero, ex aequo con +4%.

Chiudono la top ten tutte voci legate alle vacanze: noleggio dei mezzi di trasporto, trasporto marittimo e Pensioni tutti e 3 con +3,4%. Per la top ten dei rincari annui, al primo posto i voli nazionali con +35,9% rispetto a luglio 2024, a seguire il caffè (+23,4%); il cacao e cioccolato in polvere (+22,8%); gioielleria con +21,7%.

Seguono Energia elettrica mercato tutelato (+20,5%), mandarini, clementine, limoni, pompelmi (+17,9%), al settimo posto il burro (+16,9%). Chiudono la top ten Pesche e nettarine con +13,5%.