A Napoli a luglio l’inflazione ha toccato il +2,3% su base annua, contro l’1,7% di Roma e l’1,2% di Milano (media nazionale 1,7%). Lo certifica l’Istat, che rileva anche un aumento mensile dello 0,5% (0,4% la media italiana).
Il 2025 segna un’accelerazione dei prezzi in città, trainata soprattutto dagli alimentari freschi: frutta +7,2% (agrumi +15,8%, pesche +13,5%), verdura +7,4% con i pomodori in testa. In un anno gli alimentari freschi sono saliti del 5,5% anche per effetto di clima instabile, rincari energetici, trasporti e materie prime.
Tra i prodotti lavorati, aumenti per carni e latticini (+6,3%), burro (+19,7%), cacao (+21,3%), cioccolato (+12,9%), uova (+7%). Il caffè, molto consumato a Napoli, è cresciuto del 24,8%. In rialzo anche i prodotti per la cura della casa e della persona (+2,8%).
A luglio rincari pesanti anche per le vacanze: voli nazionali +35,9%, europei +5,5%, traghetti +10,9%, pacchetti vacanza nazionali +10,3%, case vacanza e B&B +6%, ombrelloni e lettini +17% in media.