Si è chiusa lo scorso 29 ottobre la decima edizione di TriestEspresso Expo, la manifestazione di settore ripartita con successo dopo lo stop imposto dalla pandemia. «Alla riuscita di questa edizione della ripartenza – commenta Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia – hanno contribuito imprese e istituzioni e ringrazio il Comune di Trieste e Federalberghi per averci sostenuto in ogni azione necessaria a rendere il Trieste Convention Center (Tcc) uno spazio espositivo internazionale».

All’evento nel Tcc organizzato dall’ente camerale attraverso la sua società in house Aries, con la co-organizzazione e il contributo del Comune di Trieste, del Convention and Visitor Bureau e in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste, gli operatori intervenuti sono stati 10 mila. Un risultato – si spiega in una nota – ottenuto con la presenza di 160 espositori e professionisti da 42 Paesi (tra cui Romania, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Slovacchia, Georgia, Etiopia, Marocco, Tanzania, Algeria, Sud Africa, Oman, Israele, Libano, Libia Yemen, Giordania, Indonesia, Corea del sud e Brasile) che dimostra quanto “Trieste capitale del caffè” sia un marchio registrato ma anche una realtà. «Oltre agli affari all’interno della fiera – conclude Paoletti – TriestEspresso Expo ha significato per vari giorni il tutto esaurito in hotel, ristoranti, b&b, e l’utilizzo di trasporti e servizi».

Varie nel corso della tre giorni le iniziative, le mostre, gli incontri. “Materie prime sotto scacco – come resistere agli aumenti e continuare a parlare di qualità” è il titolo dell’incontro organizzato per esempio ieri dall’Associazione caffè Trieste al quale è intervenuta Adriana Bustamante Romero, manager sostenibilità e territorio, che ha portato l’esperienza dell’azienda Inloher in Honduras in cui lavorano 4 mila famiglie, dove «in 20 anni – ha detto – abbiamo raggiunto l’obiettivo di essere carbon neutral».

Sono state due triestine, Alice Cernecca ed Ebe Sai Crescente, a trionfare nel Leva Contest, battendo il record mondiale dei napoletani Francesco Costanzo e Francesco Arcella. Il record precedente era del duo napoletano con 703 caffè espresso estratti in un’ora ed era imbattuto dal 2019. Il risultato è stato superato dalle due triestine con il nuovo record di 714 tazzine estratte in un’ora. «Non ci aspettavamo un risultato simile – hanno raccontato Alice Cernecca e Ebe Sai Crescente – una grande soddisfazione, puntavamo a battere le altre donne in gara e magari qualche uomo ma non il record mondiale. Siamo comunque ben allenate perché lavoriamo già con una macchina a leva con una media di 4 chili di caffè al giorno».

La gara di qualità in estrazione ha visto i risultati con la tecnica di estrazione con macchina a leva: ha vinto il toscano Robert Brinck, in grado di estrarre tre coppie di espresso di altissima qualità. A vincere la finale del Master Coffee grinder championship Federico Cecconi. La manifestazione ideata da Fabio Verona, trainer della torrefazione Costadoro, con la Grindie main sponsor, ha visto sfidarsi sei baristi che hanno dovuto ricreare la tazzina perfetta potendo intervenire solo sulla macinazione del caffè.