Nuvola Lavazza, il complesso architettonico firmato da Cino Zucchi, sede del Gruppo Lavazza, compie 5 anni e in occasione di questo anniversario ospita la mostra “Quarta Civitas” dell’artista Omar Hassan, che sarà visitabile all’interno dell’atrio di Nuvola Lavazza  fino a martedì 8 agosto. L’esposizione di Hassan presenta cinque opere che riflettono il suo personale percorso creativo ed artistico attraversato da una vibrante proiezione verso il futuro che si manifesta con una potente carica espressiva.

Festeggiare oggi Nuvola Lavazza vuol dire riconoscere e confermare l’ambizione di un progetto che, a partire dalla sua ideazione oltre dieci anni fa, ha espresso la volontà visionaria di essere molte cose insieme: certamente un luogo capace di ispirare e diffondere bellezza per chi lo vive, ma anche la manifestazione fisica dei valori dell’azienda. “Awakening a better world every morning è il purpose del Gruppo di cui il progetto di Nuvola ne è una sua realizzazione concreta, tangibile che ha puntato alla rigenerazione del quartiere Aurora restituendolo alle persone e alla comunità con un impatto positivo.

Ed è proprio per il suo lavoro che pone l’attenzione sul territorio e sulla possibilità di riscatto delle periferie, che l’azienda ha trovato in Omar Hassan un’affinità valoriale. “Mappa di Torino, Quartieril’opera al centro dell’esposizione, che l’artista ha realizzato per il Gruppo Lavazza, contiene la cifra essenziale di Hassan che concepisce le Mappe – Milano, Berlino, Napoli, Palermo e ora Torino – come dispositivi culturali per incrociare sguardi e vissuti, rinsaldando il legame tra arte e luogo, individuo e collettività.

 

La storia del Gruppo Lavazza si è sviluppata in quest’area e a Torino ha sempre tenuto salde le radici che l’hanno condotta in un percorso di sviluppo internazionale. In questa tensione di crescita l’azienda ha mantenuto vivo il dialogo con il territorio, attivando progetti di community engagement. Nuvola Lavazza è uno spazio dinamico e proattivo concepito come architettura sociale, è un ecosistema complesso che si articola in una pluralità di espressioni: un’area aperta alla condivisione su cui affacciano gli uffici dell’azienda, il Museo Lavazza, la Piazza Verde all’esterno di Nuvola, che collega la sede al ristorante Condividere, al Bistrot e alla Centrale, spazio destinato agli eventi in cui bellezza, cultura e nuove idee si incontrano per stimolare un continuo e vivace dibattito.

La storia del Gruppo Lavazza si è sviluppata in questa area e con il lavoro di Omar Hassan desideriamo offrire il nostro tributo al quartiere Aurora, alla sua ricchezza e diversità di cui Nuvola fa parte quale elemento aggregatore che mette in dialogo il quartiere e le persone: una presenza capillare e articolata che da Torino si estende in tutto il mondo” – sottolinea Alessandra Bianco – Corporate Communication Director del Gruppo & Lavazza Eventi Sole Director. “In questi 5 anni Nuvola Lavazza ha accolto nel suo Museo più di 250.000 visitatori e ospitato più di 370 eventi nella Centrale coinvolgendo oltre 150.000 persone. Anche nel periodo difficile dell’emergenza sanitaria, Nuvola Lavazza ha saputo dare un’espressione concreta alla sua vocazione, mettendo a disposizione della comunità e della città intera gli spazi della Centrale per ospitare un hub vaccinale. Nuvola oggi compie 5 anni ed è un’occasione per ricordare che è molto più della sede dell’azienda a Torino: è un simbolo globale di apertura e inclusione, dove le persone si incontrano per produrre e condividere idee, per confrontarsi e comunicare con il mondo, tracciando le prospettive del prossimo futuro”.

 

Omar Hassan:Finalmente la presentazione della Mappa di Torino che pone al suo interno la zona di Aurora, evidenziata in quanto simbolo del tentativo di ripartenza attraverso l’Arte e la Cultura. È per me un onore vedere le mie opere esposte nella Nuvola Lavazza e ringrazio questa azienda che ha scelto di sostenere l’arte e la cultura, sul territorio e a livello internazionale. Sono felice di esporre in una città come Torino, simbolo dell’arte moderna e già da molto tempo anche dell’arte contemporanea.”