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Di Edoardo Pulice.

 

Da non consumatore di caffè mi capita spesso di sentire da parenti, amici e conoscenti lamentele su come sia difficile vivere senza. La domanda che mi pongo spesso è: “ne hanno realmente bisogno per svegliarsi e vivere la giornata adeguatamente o sono talmente assuefatti dalla caffeina da non rendersi conto di poter vivere tranquillamente senza o ancora consumano solo per il piacere di gustarsi un buon caffè?”.

La risposta che mi dò, di norma, è un mix delle tre con una propensione nell’avvalorare la seconda. La mia idea è che le persone possano vivere tranquillamente senza, ma il loro corpo dopo un lungo tempo di consumo si è adeguato alla presenza di questi eccitanti giornalieri e non produce, o produce in modo ridotto, quelli naturali. Se la mia teoria risultasse corretta, le persone interrompendo o diminuendo il consumo giornaliero potrebbero tornare a vivere “svegli” anche senza la loro dose quotidiana di caffeina.

 

 

La seconda opzione per validità è il consumo edonistico. Non molti consumano caffè per il piacere e il gusto di farlo. Questa situazione si sta però sviluppando soprattutto negli ultimi anni a fronte dell’immissione più consistente nel mercato di varietà e provenienze nuove. L’uomo è spinto dalla curiosità e tende a volere sempre scoprire, in questo caso assaggiare, ciò che è nuovo e/o particolare. Credo che alcuni tendano a nascondere un problema con il caffè sotto l’aspetto del piacere. Naturalmente al consumo di caffè è legato anche un aspetto sociale, prendere un caffè insieme spesso rappresenta un momento di aggregazione (penso ad esempio ai luoghi di lavoro) o una buona occasione per una chiacchierata. Offrire un caffè è un tipico gesto di gentilezza verso un ospite, in particolare in alcune regioni d’Italia è una specie di rito al quale, per educazione, non ci si può sottrarre.

 

 

L’opzione meno valida è la questione del reale bisogno. Io, come molti altri, vivo tranquillamente senza caffè. Principalmente per un discorso di avversione al gusto e in secondo luogo perché non ho voluto sottoporre il mio corpo a questa dipendenza. L’eccessivo consumo di caffè è un grande problema soprattutto sul fronte della salute. Esagerare con la dose giornaliera può portare nel tempo a problemi del sistema cardiocircolatorio da non sottovalutare.

Mi auguro che le persone si rendano conto di quanto la loro vita è condizionata dal caffè e questo riconoscimento porti ad un consumo più consapevole e ridotto della bevanda. Non solo per un discorso di salute ma anche ed in particolar modo perché la filiera del caffè è una delle filiere meno sostenibili sotto molti aspetti: sociale, economico e soprattutto ambientale.