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Di Alice Rivera.

 

La storia del caffè in medicina.
Fin dall’antichità il consumo di caffè è legato ai suoi molteplici benefici. I primi ad attestare la presenza di questa bevanda sono degli scritti di medicina risalenti al 900 D.C.
La sua vera diffusione inizia intorno al XV secolo nei paesi Musulmani, perché viene servito al posto delle bevande alcoliche vietate dal Corano; intorno al Seicento arriva in Europa e in Italia, dove viene commercializzato esclusivamente nelle farmacie e a prezzi piuttosto elevati.

 

 

I principi attivi contenuti nel caffè.
Il caffè contiene centinaia di sostanze, di cui sicuramente la principale e quella con più effetti è la trimetilxantina, meglio nota come caffeina o teina, un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate. Viene a volte citata con i suoi sinonimi guaranina, teina e mateina, chimicamente identificabili nella stessa molecola.
La caffeina è una sostanza che rientra tra i cibi nervini, quelli cioè in grado di stimolare il sistema nervoso, su cui ha molteplici effetti, tra cui tenere alta l’attenzione e la concentrazione e diminuire il sonno; inoltre, combatte l’azione dei radicali liberi, stimola l’utilizzo dei grassi accumulati per la funzione energetica (pertanto ha effetto dimagrante), ha una funzione anoressizzante, cioè fa avvertire, ai suoi consumatori, un senso di sazietà.
La presenza di acidi fenici nel caffè previene l’aterosclerosi e i depositi di grasso nelle arterie; i polifenoli prevengono le malattie neurodegenerative, come ad esempio il morbo di Parkinson.

 

 

Sugli effetti del caffè sulla salute esistono pareri discordanti ma in linea generale in un adulto sano senza particolari patologie, un consumo moderato di 2-3 tazzine al giorno è addirittura consigliato da alcuni medici.

Le proprietà cosmetiche.
Alcuni studi attestano che gli estratti dei chicchi di caffè verde contengono importanti sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, motivo per cui il caffè e le sue componenti sono alcuni degli ingredienti più usati dalle case di cosmetica. Esistono, infatti, in commercio tantissimi prodotti beauty per viso, corpo e capelli a base di caffeina e non solo, che ne sfruttano le numerose doti benefiche esfolianti, lenitive e rassodanti. Per citarne alcuni: il siero soluzione alla caffeina di The Ordinary, formulato per schiarire le occhiaie e donare un aspetto più rilassato e fresco, oppure i prodotti labbra lanciati da Espressoh, completamente dedicati al piacere del caffè; questi rossetti contengono una formula con estratti di caffeina che, oltre a inebriare grazie all’aroma irresistibile dell’espresso, hanno un effetto rigenerante ed energizzante, donando la giusta idratazione alle labbra.

 

L’uso cosmetico del caffè nei trattamenti per il corpo è quindi indicato per le persone che presentano cellulite, ritenzione idrica e adiposità localizzate; la caffeina infatti favorisce l’eliminazione di grassi e acqua in eccesso, stimola il metabolismo e la circolazione sanguigna e tonifica i tessuti.
L’uso cosmetico del caffè per il viso è invece adatto a contrastare borse e occhiaie, perdita di tono e di elasticità e per favorire il ricambio cellulare.

È possibile utilizzare il caffè in polvere o i suoi fondi per realizzare semplici trattamenti fai da te, come maschere, impacchi o scrub, comodamente a casa propria.

 

E se tutti questi benefici non bastano per apprezzare i chicchi di questa pianta, bisogna anche considerare che il caffè può essere utilizzato per eliminare i cattivi odori, per la pulizia della casa, per la cura degli animali domestici e per il giardinaggio.