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Di Carlotta Cucini.

 

Il 1° aprile di 82 anni fa è nato il primo caffè solubile, il Nescafé, che pian piano in molte parti del mondo sta sostituendo le altre tipologie di caffè; ma qual è la sua storia? Come è nato?
L’idea del caffè solubile è successiva a quella del tè solubile. L’invenzione del tè solubile fu di Satori, mentre quella di rendere il caffè solubile fu di un importatore americano.
Fecero un accordo per la creazione del caffè solubile da cui nacque la Kato Coffee Company che formulò nel 1901 la richiesta di brevetto per il caffè istantaneo. Successivamente il brevetto venne studiato e perfezionato da George Constant Louis Washington e poi commercializzato con il nome Red E Coffee, nonostante il sapore meno gradevole rispetto al caffè normale, ebbe un discreto successo.

 

 

Alcuni anni dopo ci fu una pesantissima crisi di vendite di caffè, e ci fu il problema di dover trovare un sistema per poter conservare le riserve di prodotto rimaste nei magazzini del Brasile; il governo brasiliano decise di rivolgersi alla Nestlé, il suo chimico spulciò gli appunti della Kato Coffee Company e in nove anni sviluppò il caffè solubile da bere, scoprendo che ponendo il caffè a temperatura e pressione elevate si manteneva più a lungo e che il segreto per preservare l’aroma risiedeva nel creare una polvere solubile con un certo numero di carboidrati.
Nel 1938 fu messo in vendita in Svizzera con il nome Nescafé e negli anni a seguire si diffuse, con un grande successo, in tutto il mondo.
Ma la Nestlé è attenta alle sue coltivazioni e ai suoi coltivatori?
Le forniture di caffè devono essere stabili e di qualità elevata, ma malattie e invecchiamento delle piantagioni, calo dei raccolti, volatilità dei prezzi e il cambiamento climatico mettono a rischio i piccoli agricoltori e la sostenibilità del settore, per far fronte a questi problemi la Nestlé ha deciso di offrire ai coltivatori nuovi canali di commercializzazione, piante più resistenti e assistenza tecnica; tutto per migliorare la qualità, la quantità e la sostenibilità.

 

 

Questo grande successo ha portato all’innovazione della ricetta classica?
Nei vari anni si sono nate moltissime tipologie di Nescafé come per esempio il Caffè puro, Caffè decaffeinato, caffè golosi come il mocaccino, caffè nocciola, ginseng, Nescafé cappuccino, e molti altri.

Il sapore di questo caffè è frutto di diversi procedimenti, il più importante è la tostatura perché permette di esaltare il sapore e l’aroma; il caffè viene inserito in dei cilindri rotanti contenenti gas caldi e verrà tostato a 165°C per 8-15 minuti, poi successivamente viene fatto raffreddare e dopo i semi vengono macinati finemente. Successivamente per estrarre gli aromi del caffè, viene inserito in delle vasche con acqua liquida pressurizzata riscaldata a circa 175°C. L’estratto di caffè viene poi congelato e diviso in piccoli granuli, setacciato e poi inserito su vassoi metallici nella camera di essiccazione in cui all’interno viene creato un vuoto, viene poi riscaldata, all’interno della camera si crea il vapore che deve essere estratto da un condensatore, finito questo processo i granuli liofilizzati vengono rimossi dalla camera e confezionati.

 

 

Negli ultimi anni il caffè solubile ha avuto un enorme successo, infatti il Nescafé lo si può reperire in quai tutto il mercato mondiale. La Nescafé prevede la distribuzione attraverso una propria rete di punti vendita, circa diecimila uffici postali per gli acquisti online, e gestisce circa 600 boutique in sessantanove Paesi.
Sicuramente oltre per il sapore e i diversi utilizzi che ha, questo successo è dato dal semplicissimo procedimento per la preparazione, bisogna inserire in una tazza la quantità scelta di caffè solubile con dell’acqua portata quasi a bollore, e a seconda dei propri gusti si può aggiungere lo zucchero, e infine mescolare; sono presenti anche delle varianti che sostituiscono l’acqua ad esempio con il latte.
Per ora questo è il caffè che occupa meno tempo nella preparazione, chissà che in un futuro verrà sostituito da una nuova invenzione ancora più comoda.